Nel momento in cui ci avviamo ad una vita autonoma, cominciamo a prestare attenzione – com’è logico che sia – a tutta una serie di elementi ai quali magari in precedenza non ci eravamo mai interessati in maniera particolare. Di certo dobbiamo tenere sotto controllo tutte le nostre spese, per evitare di sforare dal budget che ci prefissiamo e per seguirne l’evoluzione: potremmo infatti scoprire che alcuni consumi sono sensibilmente più pronunciati o influenti di altri sulle nostre bollette. Non è raro tuttavia il caso in cui per alcuni di questi fattori abbassiamo la guardia, o meglio non manteniamo così alto il livello di attenzione.
Negli ultimi anni però la tendenza sta cambiando, forse anche per via della crisi economica, e dunque sono sempre di più le persone che puntano ad effettuare migliorie sui servizi di cui dispongono di modo da ottenere poi un conseguente beneficio in bolletta. Un esempio su tutti è l’efficienza energetica del nostro immobile: è infatti possibile non soltanto migliorarla, ma anche usufruire di una serie di detrazioni personalizzate per alcune categorie di interventi. Andiamo a vedere quali.
In cosa consiste la Legge di Bilancio
Come spiegano siti dedicati a questa tematica, quali ad esempio https://www.agnenergia.com/it/detrazioni-risparmio-energetico, è possibile migliorare l’efficienza energetica del nostro appartamento ed usufruire di sconti in questo settore. Cominciamo questa analisi facendo riferimento alla Legge di Bilancio 2019: questa legge, lo scorso anno, aveva prorogato sino al 31 dicembre 2019 le detrazioni fiscali per il risparmio energetico relative agli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica delle unità immobiliari.
Nella pratica la detrazione in questione consentiva di beneficiare di uno sconto Irpef per i lavori effettuati che poteva variare dal 50% al 65%, salendo fino all’85% in caso di lavori condominiali.
Ecco di seguito un rapido sommario degli interventi coperti dalle agevolazioni: riqualificazione energetica di edifici esistenti volti a conseguire un risparmio di energia primaria; interventi sull’involucro degli edifici; installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda; sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. In più, acquisto e posa in opera di: schermature solari, impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore, dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, generatori d’aria calda a condensazione.
Partendo da questi presupposti, la Legge di Bilancio 2020 si è strutturata in due direzioni: da una parte ha previsto la proroga di alcuni di questi bonus. Queste le detrazioni che sono state prolungate:
- il beneficio ristrutturazioni,
- l’ecobonus destinato alla riqualificazione energetica
- il sismabonus destinato alla riduzione del rischio sismico
- il bonus mobili per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici
- il beneficio “verde” per sistemare giardini e terrazzi
- il bonus per l’acquisto della caldaia o della stufa a pellet
Dall’altra invece ha agito introducendone di nuovi, ovvero i seguenti:
- il bonus facciate
- il bonus rubinetti
- lo sconto in fattura, applicato però solo per i lavori condominiali che oltrepassano i 200.000 euro
Come usufruire delle detrazioni
Adesso che abbiamo un quadro dell’argomento un po’ più completo, vediamo come è possibile usufruire di queste detrazioni per il risparmio energetico del nostro immobile. Il primo punto di cui tenere conto, la condizione realmente indispensabile, è il seguente: tutti questi interventi devono essere eseguiti su unità immobiliari e su edifici residenziali ad oggi già esistenti.
Posto questo vincolo, vediamo come si struttura la detrazione: considerando che gli interventi interessati da questi “bonus” possono essere sia di natura strutturale che impiantistica, faranno parte della categoria tutti quelli che sono volti ad assicurare un miglioramento delle prestazioni energetiche degli immobili. Questi sono cumulabili, ed il limite massimo di detrazione applicabile sarà costituito dalla somma degli importi previsti per ciascuno degli interventi realizzati. In sostanza, la ripartizione delle detrazioni fiscali sarà consistente della suddivisione obbligatoria della somma spettante in dieci rate annuali di pari importo.